La Collegiata di Nostra Signora a Wolframs-Eschenbach
La prima costruzione (8° secolo) su quest'area fu una chiesa in legno, distrutta nel 10° secolo, probabilmente in seguito alle invasioni degli Ungari. Subito dopo si iniziò con la costruzione di un edificio in pietra. Anche questo fu completamente distrutto da un incendio e ricostruito. Ampliamenti notevoli si ebbero nel 13° secolo (costruzione della torre campanaria e della sacrestia, allargamento della navata centrale). L'interno fu notevolmente modificato dal 1713 al 1720 secondo i dettami del barocco, per poi essere reso nuovamente "gotico" intorno al 1875 su desiderio del vescovo di Eichstätt. L'altare maggiore neugotico risale al 1877 ed è dominato da una Pietà del 1600. Elegante e significativo è il fonte battesimale del 14° secolo. L'altare del "Ritrovamento della croce" da parte di Sant'Elena viene datato al 1878. L'opera d'arte probabilmente più significativa della chiesa è l' "Altare del Rosario" (1510), attribuito ad un allievo del grande Veit Stoß. I paralleli con il Saluto dell'Angelo nella Lorenzkirche, opera di Stoß, sembrano piuttosto chiari, per esempio nella scelta delle rose a simboleggiare le Ave Marie. Entrando dal portone principale si vede la lapide dedicata a Wolfram von Eschenach che qui fu sepolto, a ricordo della tomba che non esiste più.
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"Guarire significa che una persona sperimenta ciò che la sostiene , quando tutto il resto cessa di sostenerla." Citazione di Wolfram von Eschenbach (1170 circa - 1220 circa), cavaliere della Franconia e poeta del Medio-Alto Tedesco