Breve storia delle matite a Norimberga
Nella prima edizione (1809) dell'enciclopedia tedesca Brockhaus si leggeva che: "la scoperta delle matite, risalente al 16° secolo, viene dall'Italia, dove si disegnava molto e bene. Da lì arrivò a Norimberga, dove - per lungo tempo - si produssero le matite per la Germania e i paesi confinanti." Il pastore protestante Johann Mathesius, contemporaneo di Lutero, scrisse, in una raccolta di sermoni del 1562, che "adesso si usa scrivere sulla carta con un nuovo metallo".Albrecht Dürer disegnava ancora con una punta d'argento o punta di metallo, utilizzata per scrivere su superfici morbide (cera o pelle). . Il famoso autoritratto del 1484, che lo rappresenta all'età di 13 anni, è una dimostrazione della sua abilità in questo settore.Nella seconda metà del 17° secolo fu creata la matita moderna, in seguito alla scoperta a Borrowdale (Gran Bretagna) di un giacimento di grafite molto pura. Questa venne utilizzata, in un primo periodo, dagli allevatori per contrassegnare il loro bestiame e dai lavoratori del porto di Londra per scrivere su cassette ed altri contenitori. La grafite è un minerale costituito da carbonio (come i diamanti!). All'inizio il materiale fu tuttavia ritenuto una miscela di piombo (Blei), cosa che spiega l'etimologia tedesca di matita , in tedesco "Bleistift".
Intorno al 1650 e 1690 furono registrati fragli artigiani di Norimberga i primi „produttori di matite". La produzione consisteva nel "foderare" delle sottili bacchette di grafite (le mine) con uno strato di legno. Probabilmente i primi produttori di matite furono dei falegnami che vedevano nelle matite una nuova possibilità di guadagno. Su questa prima fase nella storia delle matite a Norimberga esistono diverse testimonianze scritte. Per esempio, nel gennaio del 1662, Michael Jening, fabbricante di matite, chiese esplicitamente al Consiglio Comunale di Norimberga di non permettere al genero Friedrich Staedler una produzione "incontrollata". Proprio a causa di questo documento, conservato negli archivi cittadini, la ditta Staedler può essere considerata la più antica ancora esistente in Germania. Nel 1834 viene riportato che gli artigiani che producevano matite avevano un proprio stendardo con un'immagine di Tommaso d'Aquino come loro protettore. Egli era allora noto , non solo come teologo e filosofo, bensì anche come astronomo e chimico e la chimica era ed è importante per il ciclo produttivo di questo settore. Noti marchi di matite provenienti da Norimberga sono , ancora oggi, la Staedler, la Faber-Castell, la Lyra (appartenente dal 2008 al gruppo italiano FILA Fabbrica Italiana Lapis ed Affini S.p.A., la Schwanhäuser. Alcune di loro producono, nel frattempo, anche cosmetici.
Copyright della seconda foto sotto: Faber Castell https://faber-castell-cosmetics.com/de/am-puls-der-zeit/presse
Foto di copertina, foto 1 e 3 sotto : fabbriche di matite a Norimberga nel 19° secolo.
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"... la scoperta delle matite, risalente al 16° secolo, viene dall'Italia, dove si disegnava molto e bene. Da lì arrivò a Norimberga, dove - per lungo tempo - si produssero le matite per la Germania e i paesi confinanti."
Brockhaus del 1809
